Libri POESIE pubblicate
PREFAZIONE L. CARBONARA

Prefazione Susil Edizioni
«Sono momenti e gocce d'anima che prendono vita nelle parole che creano queste poesie. È un libro che fa pensare, ricolmo di pensieri, emozioni, soffi di vento che diventano pensieri diffusi e continui, come un viaggio verso la libertà. Le poesie rievocano un'idea profonda, che avvolge il lettore sia razionalmente sia emotivamente, spostando l'emotività che spesso si nasconde nei non detto. È una lettura, un viaggio che richiede impegno di cuore e costanza di verità, per superare difficoltà, ostacoli, contraddizioni, che provengono da noi stessi. E questo percorso occorre tracciarlo ogni giorno. attraverso la consapevolezza di sé, nelle circostanze e nelle situazioni in cui la vita colloca ciascuno di noi, inevitabilmente. E capita che si possa anche desistere dalla lettura, perché è detto con soave ma decisa insistenza che il viaggio alla ricerca del benessere e della felicità non è facile, non è dato per scontato, ma ricercato ogni giorno nel qui e ora, ascoltando i silenzi, parlando nei pensieri... La ricerca del segreto della vita è essa stessa la vita, "ti dirò cos'è il verso"... Una lettura di coraggio e di verità, di passione e anima, di quotidiano e libertà.»
Dove va la voglia di curiosità/là si svela all'unisono il perchè del mio credo: questi versi rappresentano la sintesi del pensiero e lo specchio della condizone sentita e vissuta dalla poetessa che, proprio in Punta di Parole, discreta, quasi in silenzio, si presenta al lettore. Forte è il respiro dei versi che compongono poesie di particolare intensità che guardano al mistero della vita e all'essenza delle cose. Realtà, irrealtà e senso dell'assoluto si fondono in qui in una ricerca affascinante animanta dalla forte sensibilità de''autrice. La realtà, grigia e multicolore, è il palcoscenico sul quale va in scena la vita fatta di giorni consueti. i dubbi divengono sospiri e nella confusione dei sentieri nei quali ci perdiamo sono battiti di vita/ che riportano al silenzio. In queste poesie si avverte palpabile la dicotomia finito-immneso rispetto alla quale gli uomini si fanno umili divenendo funamboli dai visi caduchi e prevale la pacatezza mentre lontano si celano i giorni/ che di consueti istanti/ fanno respirare gli eventi.
Alessandra Berta, proiettata verso l'immenso, guarda sempre all'essenza delle cose, protetta dal respiro della Natura, e ai germogli d'anima che sono in ognuno, soprattutto là dove muore/la noia: il suo invito è a spalancare sempre nuovi orizzonti. L'autrice celebra attimi, fremiti, respiri, uniche essenze e se fosse il mare navigherebbe lune di vita. Il Tempo non dà risposte e continua a tessere la sua tela, l'esistenza è un incorrere di dubbi ma la salvezza risiede ancora nel silenzio (interessante l'ossimoro mai ho sentito tanto rumore come in quel silenzio) e nella grandezza salvifica dell'anima, uno vero porto sicuro. La poetessa, nel suo percorso di riscoperta, di se stessa e dell'amore puro, compone altri suggestivi ossimori: rivedo il vedo e solo adesso sento quel silenzo...
L'autrice in una sorta di affascinante sintesi della propria poetica, sembra scoprire il senso vero e ultimo dell'esistenza.
