la fiducia

22.07.2024

La fiducia è comeun'ombra che si intreccia tra gli attimi della vita, una carezza leggera che non ha bisogno di essere vista per essere sentita. È come il vento che accarezza il volto in silenzio, come una melodia lontana che tocca il cuore senza farsi notare.

Fidarsi è un atto di coraggio, come aprire le braccia al vuoto, sapendo che nell'abisso più profondo ci sarà una mano pronta a stringere la tua. Non servono parole per prometterselo, perché la fiducia vive nell'impalpabile, in ciò che non si dice ma si intuisce. È una presenza costante che si manifesta negli sguardi, nei respiri condivisi, in quei gesti silenziosi che dicono più di mille parole.

Nasce nel silenzio e cresce nell'ombra, fiorendo tra le crepe delle nostre fragilità. È un giardino segreto che custodiamo dentro, dove i sogni più intimi sono protetti e coltivati. La fiducia è quel seme che, anche senza vederlo crescere, sappiamo germoglierà, alimentato dalla speranza e dal coraggio di credere senza dover vedere, di amare senza bisogno di chiedere.

Camminare con fiducia è come avanzare a occhi chiusi su un sentiero ignoto, guidati solo dalla luce di una stella che brilla lontana. Anche quando le nubi oscurano il cielo e il buio sembra avvolgerci, sappiamo che quella luce non svanisce, ma rimane lì, a indicare la strada. È un faro silenzioso, un richiamo che ci guida verso una verità più profonda e nascosta.

Fidarsi non è solo un dono, è un ponte che attraversa abissi, un'ala che si apre nel momento di massima oscurità. Anche quando il mondo sembra crollare e il caos ci circonda, la fiducia resta salda, come un'isola di quiete in mezzo alla tempesta. Non si nutre di certezze, ma di speranza. È una magia sottile che solo chi sa ascoltare può riconoscere.

È un legame invisibile che resiste al tempo e alle distanze, una forza che si nutre del non detto, di quei gesti e silenzi che parlano più forte delle parole. È un abbandono consapevole, un salto nell'ignoto con la certezza che dall'altra parte qualcuno ci sosterrà, anche se non vediamo il suo volto o sentiamo il suo nome. È in questo abbandono che troviamo il volo, e in questa caduta scopriamo l'eternità.

La fiducia è il respiro dell'amore, l'essenza di ogni legame profondo. Non ha bisogno di essere proclamata, vive nelle azioni, nelle promesse non dette ma avvertite nell'aria, come stelle che ci guidano nelle notti più buie. E quando tutto sembra incerto, quando il cammino si fa difficile e il cielo si oscura, la fiducia rimane. È come un canto sommesso, un eco che risuona nel cuore e ci ricorda che, anche nei momenti più oscuri, esiste sempre una luce che ci attende.

È la mano che ci tiene sospesi, senza timore, tra il sogno e la realtà, tra l'oggi e il domani, tra ciò che siamo e ciò che potremmo diventare. È il segreto che anima la vita, il respiro dell'universo, una danza silenziosa tra anime che si riconoscono anche quando tutto il resto si dissolve. In quell'incontro profondo e nascosto, l'essenza rimane pura, fragile ma invincibile, come se fosse destinata a durare per sempre.

La meraviglia scivola tra l'alba e il crepuscolo,
 come una nota sospesa nel canto del vento. È il fremito di un'onda che si schiude sulla riva, il sussurro di stelle che segrete danzano  e intessono nel cielo.

È un attimo d'eternità imprigionato nel volo di una momento, un respiro sospeso tra la luce e l'ombra, dove ogni cosa si tinge d'oro e l'infinito si riflette negli occhi socchiusi.

Svela ciò che tace, nel silenzio che si arrende al mattino, nello sguardo di un nuovo giorno che scopre il mondo.

La meraviglia è l'eco di un sogno antico,
 la voce segreta del cuore che palpita, sotto il velo di ciò che chiamiamo realtà.

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